mercoledì 28 dicembre 2011

17 giugno 2008

UN PO' DI RICORDI

Ieri sera ho ascoltato tutto il nuovo CD di Vasco Rossi per la prima volta.
L'ho ascoltato in uno stato emotivo piuttosto confuso, devo ammetterlo. Penso di aver iniziato a piangere ancora prima di farlo partire e di avere smesso giusto alla fine.
Ieri è stata proprio una pessima giornata, che maturava già da qualche giorno.
Anche se sembra non è così
Tu pensi sempre di fottermi
Forse sei capace di tutto ormai
Anzi son sicuro mi tradirai

Eh, Eh

Hai già deciso si fa così
Io non mi fido vuoi fottermi

Sei diventata un'esperta ormai
Quanto a tradimenti sì che ne sai
Eh che cosa importa a me?
Eh che cosa importa a me?
Dimenticare non è facile
Ma perdonare è più difficile

Cosa importa a me?
Cosa importa a me?
Cosa importa a me?

Hai ragione sì
Dai la colpa a me
È passato sempre troppo tempo dopo che...
Poi non sei mai qui
Proprio quando ho bisogno di te
Mi hai lasciata sola
È stato più forte di me

Eh che cosa importa a me?
Eh che cosa importa a me?
Dimenticare non è facile
Ma perdonare è più difficile

Cosa importa a me?
Cosa importa a me?
Cosa importa a me?
Cosa importa a me?
Cosa importa a me?
Cosa importa a me?

Che cosa conta veramente
in questa vita tragica
Che cosa conta veramente
in questa vita magica
Che cosa conta veramente
in questa vita strabica
Che cosa conta veramente
in questa vita stupida
Che cosa conta veramente
in questa vita sudicia
Che cosa conta veramente
in questa vita splendida!

Eh che cosa importa a me?
Eh che cosa importa a me?
Dimenticare non è facile
Ma perdonarti è impossibile

Cosa importa a me?
Cosa importa a me?
Cosa importa a me?
Cosa importa a me?
Ascoltando questa canzone ho pensato a C. e non erano bei pensieri, a lui ho fatto passare mille cose, mille comportamenti, mille scenate. Penso davvero di avere perso due anni di vita inutilmente, è una persona molto sola e triste, ma non permette a nessuno di aiutarlo. Stare con lui è stato un gioco al massacro, a chi colpiva per primo nei punti più deboli e lo facevamo bene. Anch'io non ero così morbida come potete pensare, però lui mi ha instillato giorno dopo giorno una grande insicurezza e quello che non mi perdono è di averglielo permesso. 
Ma non perdonerò mai a C. di non essermi stato vicino nell'unico momento in cui ne avevo bisogno, talmente bisogno da chiederlo con ogni gesto, ogni sguardo, ogni parola.
E' stato capace di rimanere seduto immobile al tavolo della cucina, mentre io piangevo sul divano che è distante esattamente tre passi dal suddetto tavolo.
E' stato capace di dirmi che non sapeva cosa fare, che io ero lontana...e certo...io avevo appena perso la mia "mamma" ma ero lontana...stupida io a non capirlo vero?

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